giovedì 28 gennaio 2010

La nostra discarica definita "rudera"...

Buona sera a tutti,

mi rivolgo a quel cittadino che ha definito la discarica di Santo Stefano una "rudera". Ho approfittato dello spunto per andare di persona a fare un sopralluogo e visto che avevo un bel pò di cose da buttare l'ho utilizzata per qualche sabato di fila. In tutta onestà la definizione la ritengo un tantino ingenerosa. Mi sembra anche un pò esagerato il fatto che vi si possa accedere solo con gli anfibi...io ci sono andato con delle ciabatte che uso per scendere in cantina e sono tornato a casa con tutte le venti dita attaccate a mani e piedi. L'addetto che la segue è molto attento a come gli utenti dividono i loro rifiuti e anche dove gli stessi sono accatastati al di fuori dei contenitori (come ad esempio gli elettrodomestici) sono in aree ben definite a non sparsi pericolosamente ovunque. Detto questo come ogni cosa è possibile migliorarla e credo che il primo ed utile provvedimento potrebbe essere quello di chiedere un'altra apertura settimanale. In Consiglio si è affrontato l'argomento e il sindaco sembra ben disposto in questo senso.
Grazie comunque per la segnalazione.
Fabrizio Bisconti

5 commenti:

  1. Caro consigliere, lei avrà salvato tutte e venti le dita dei piedi...beato lei che ne ha venti!!! Comunque la questione della discarica è un argomento da affrontare molto attentamente. E' dall'inizio di questa amministrazione che Progetto S.Stefano si batte per la messa a norma della piazzola ecologica. Basterebbe ascoltare di più i cittadini per sapere che quella "rudera" non è a norma. Sul fatto dell'apertura infrasettimanale sono d'accordissimo con lei...infatti siamo stati noi di Progetto S.Stefano a proporlo fin da subito...ma siccome voi fate i fatti e non le parole...si è visto come avete risolto il problema!!
    Il Capogruppo di Progetto S.Stefano
    Luigi Sartorelli

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  2. Nessuno si vuole prendere la paternità della scelta di aprire una volta in più durante la settimana. E' una buona proposta e come tale verrà sicuramente appoggiata anche da me in sede di consiglio. Al momento però mi sembra che il problema sia stato posto in modo un pò fumoso. Ci si è forse persi a criticare troppo una discarica che, seppur migliorabile, è comunque funzionale e non così decadente. La proposta di aprire un giorno in più è stata solo accennata in modo sfuggente nell'ultima assemblea (e tra l'altro mi è parso che nessuno abbia obiettato). Portate a votazione questa iniziativa e sarò ben lieto di appoggiarla. Per quanto riguarda la "messa a norma" occorrerebbe secondo me valutare tale affermazione sulla base di dati veritieri e normative in vigore per poterli confrontare ed eventualmente procedere alla loro sistemazione laddove vi siano delle discordanze. Per le dita correggo subito, grazie per il suggerimento anche se forse l'attenzione andava posta sull'oggetto del discorso e non su un dettaglio di poca importanza.

    Fabrizio Bisconti

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  3. Egregio Sig. Bisconti,
    sono tornato proprio sabato 30 Gennaio alla discarica dopo un lungo intervallo di tempo.
    Mi impongo di non far polemica augurandomi che ne apprezzi l' intento.

    L' accesso alla "discarica" dalla via Vittorio Veneto è angusto e i bordi del viottolo di accesso non permettono di spostarsi sul lato senza rischiare di appoggiare il fondo dell' auto sul bordo scosceso. E' solo grazie alla perizia, alla cortesia ed alla pazienza dei cittadini che si evitano danni e soprattutto incidenti all' atto di rientrare in via Veneto.
    Mi sono sempre chiesto quale sia stato il criterio di scelta del sito e come mai anche nel recente aggiornamento del piano regolatore non sia stato previsto un nuovo posizionamento o perlomeno un accesso diverso, penso ad esempio a collegarlo con la strada che scende di lato alla pesa pubblica.

    Anche sabato scorso nei pressi del contenitore del vetro e lattine il suolo era cosparso di vetri rotti che in questa stagione evidentemente non sono particolarmente pericolosi ma in estate a piedi scalzi possono ferire.

    La definiamola così "rampa" di accesso al contenitore del verde è un manufatto di provenienza incerta, senza protezione e con pericolosi vuoti tra la parete del contenitore e il bordo della rampa stessa.In altri luoghi questo ostacolo viene risolto con una semplice rampa con muretti in cemento riempiti con terreno che viene poi asfaltato.

    Gli appunti sopra esposti si riferiscono alle più comuni regole di sicurezza generale, se venisse applicata la 626 a quell' impianto probabilmente sarebbe già chiuso da un pezzo.

    Altre considerazioni di carattere estetico e di decoro del territorio decadono immediatamente dopo aver letto il Suo generoso commento.
    La invito comunque se ne avrà voglia a ritornare in quel luogo in estate, magari qualche giorno dopo un temporale e con i contenitori ancora pieni del liquido accumulatosi con la pioggia ed in parte fuoruscito dai buchi di ruggine dei contenitori.
    Sono un cittadino di Santo Stefano,comune della Lombardia che fa parte dell' Europa e non credo di aver fatto niente di male per meritarmi questo tipo di servizio che dopotutto pago profumatamente e che contribuisco a far funzionare recandomi lì il sabato a fare il mio dovere.

    Diciamo che per il momento i cittadini di Santo possono già essere contenti di qualcosa di funzionale per il bello ci affideremo alle prossime generazioni.

    Buonasera

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  4. Non voglio polemizzare oltre modo ma se andiamo avanti così non ne usciamo più: io dico che va più o meno bene e Lei dice che fa schifo. Sono punti di vista. Forse occorrerebbe richiedere l'intervento di un tecnico della 626 che ci elenca i punti critici per avere una certificazione definitiva. Che ne dice?

    Grazie

    Fabrizio Bisconti

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  5. Egregio consigliere, lasciando perdere quello che l'interno della discarica, la priorità assoluta secondo me , è, laccesso, il quale crea una difficoltà di accesso incredibile, primi fra tutti ai mezzi addetti allo smaltimento di detto sito.
    Quindi, vista la sua dinamicità, veda di risolvere questo problema senza star li a polemizzare su altro. Un contribuente.

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